Lui: ce ne hai tante?
Io: tre copie di ottantatre pagine
Lui: che ppalle
Io: è una lettera di credito
Lui: scusa, è che so nervoso
Io: che hai fatto?
Lui: meglio che non te lo dico.
Io: dai su, sputa il rospo
Lui: me so incazzato come un riccio con quella sega della silvia che ieri sera m’ha portato alla sagra de pettino a vedè la su nipote che ballava brutta come la fame. Quando tornavamo giù s’è addormentata io l’ho accompagnata a casa. L’ho svegliata co na carezza e gli ho detto: semo arrivati dormigliona e lei m’ha risposto che certo che dorme, che con me in macchina se pò solo dormì, che guido da fa schifo e che per tutta la sera non ho fatto altro che guardà il cellulare.
Io: Ambè. Un risveglione e tu che le hai risposto?
Lui: Che guardavo il cellulare per vedere se mi chiamava la mia mamma. Per paura di perdere la chiamata.
Io: Meriti gli insulti. E’ una cazzata.
Lui: Non m’è venuto in mente di meglio.
Io: ma lol
Lui: che?
Io: niente niente